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RADIO PETRUSKA | Markus Zohner Arts Company

55 Episodes

11 minutes | Nov 6, 2019
Il trailer: LA CREAZIONE DEL MONDO | Io. La generazione dell'anima umana. [11:30]
Con le voci di Patrizia Barbuiani e Luca Domas La trilogia radiofonica „La Creazione del Mondo“ è iniziata nel 2015 con la prima stagione „Dal Big Bang al pensiero umano“, seguita dalla seconda „L’evoluzione dell’uomo – Dai primi passi sulla Terra alla conquista dello spazio“ e la terza: „Io. La generazione dell’anima umana“. Tre stagioni, ognuna di sette incontri. Oltre 30 ore di trasmissioni radiofoniche. 1500 persone hanno assistito agli incontri e finora oltre 20’000 persone hanno ascoltato le prime due stagioni del nostro podcast. Ringraziamo di cuore gli scienziati che hanno accettato i nostri inviti e che sono venuti, anche da lontano, a Lugano per parlare con me sui loro studi scientifici e sulle loro ricerche. Ringraziamo la città di Lugano, specialmente Dr. Claudio Chiapparino, per l‘ospitalità durante il Longlake festival, ringraziamo la Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura per il gentile sostegno, ringraziamo i collaboratori, il pubblico e, naturalmente, ringraziamo te, fedele ascoltatore. La serie „La creazione del mondo“ è stata pubblicata gratuitamente con Radio Petruska nel podcast della Markus Zohner Arts Company. La puoi ascoltare su iTunes, e su qualsiasi altro podcatcher come Spreaker, Overcast, Himalaya, Podcast Addict, Pocket Casts, Apple podcasts, o simili. Se vuoi sostenere questo nostro lavoro, diventa socio della nostra associazione. Dettagli sui nostri siti zohner.com e radiopetruska.com.
62 minutes | Oct 4, 2019
IL CANTO DEGLI ANTENATI: Intervista a Patrizia Barbuiani da Markus Zohner, con Luca Domas
Patrizia Barbuiani pubblica il suo ultimo romanzo „Il canto degli antenati” con le Edizioni Ulivo. In questo incontro la scrittrice Patrizia Barbuiani dialoga con Markus Zohner sulla nascita del romanzo, sulle tematiche affrontate, sulla scrittura, sui moventi che l’hanno spinta a realizzare quest’opera, una saga familiare che abbraccia un secolo di storia. Voci narranti: Patrizia Barbuiani e Luca Domas. Questo podcast è stato prodotto da RADIO PETRUSKA in Ticino / Svizzera. Per scoprire le nostre produzioni radiofoniche e per abbonnarti ai nostri podcast, vai a http://radiopetruska.com.
55 minutes | Sep 10, 2019
SPUREN DER LIEBE – Christine Zohner | Markus Zohner 2019
Christine Zohner spricht mit Markus über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland. Aufnahmen am 25. und 26. Mai 2019, Lugano "Im Jahr 2019 habe ich, in Zusammenarbeit mit meiner Mutter Christine Zohner, ihr künstlerisches Gesamtwerk registriert, fotografiert und archiviert. In mehrjähriger Arbeit wurden über fünfhundert Malereien vermessen, eingeordnet, katalogisiert und vor allem fotografiert. Die Photos wurden von einem Photolitographen farbkorrigiert, sodass nun farbgetreue Aufnahmen all' ihrer Bilder existieren. Mit diesen Bildern haben wir ein Buch produziert, das die Gemälde in neue Zusammenhänge stellt - anders gesagt: Die wichtigsten Bilder wurden in grosse Serien zusammengestellt, die weder einer Chronologie in ihrer Kreation folgen, noch nach anderen äusseren Kriterien wie Grösse, Technik o.ä. zusammengestellt wurden. Es wurde nach inneren Geschichten, nach seelischen Entwicklungen, nach Dramaturgien gesucht. Im Anhang erscheint das chronologisch geordnete Gesamtverzeichnis ihrer Bilder. Lange haben wir versucht zu verstehen, welche Art von Texten die Bilder begleiten könnte. Im Arbeitsprozess haben wir schliesslich gemerkt, dass es, je weiter die Zusammenstellung der Bilder fortschritt, immer unmöglicher wurde, diese auf welche Art auch immer zu kommentieren, schliesslich, dass jedes Wort zu viel wäre, dass hier Worte weder den Inhalten, noch der Kraft der Bilder gerecht werden könnte. In Zusammenarbeit mit dem Grafiker Edy Ceppi ist am Ende ein Buch ganz ohne Worte entstanden - dafür mit Sequenzen von Bildern, die eine Wucht entwickeln, die man sich grösser kaum wünschen kann, und von einer Intensität, die in ihrer Konzentration ein magisches Leuchten entwickelt. In dieser Aufnahme spreche ich mit meiner Mutter über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland. Die Gespräche wurden am 25. und 26. Mai 2019 im Studio RADIO PETRUSKA in Lugano aufgenommen." Markus Zohner, 3. Oktober 2019 Anfragen zum Buch oder Bestellungen bitte an supernova@zohner.com.
59 minutes | May 7, 2019
Presentazione del Libro IL CANTO DEGLI ANTENATI a Lugano, 13 aprile 2019
PRESENTAZIONE SABATO 13 APRILE, ORE 17.30 VILLA SAROLI, viale Stefano Franscini 9, 6900 Lugano https://markus-zohner-arts-company.sellfy.store Sono intervenuti: L’On. Roberto Badaracco, titolare dicastero Cultura, Sport, Eventi di Lugano Alda Bernasconi Editrice, Edizioni Ulivo, Daniele Bernardi, attore, Patrizia Barbuiani, autrice e attrice Il romanzo „Il canto degli antenati“ è formato da due piani di scrittura, suddivisi, che si intercalano in modo progressivo. Un primo piano evolve con un testo redatto sotto forma di diario, composto dal protagonista della storia, che ripercorre la sua vita a ritroso. Un secondo piano redatto sotto forma di romanzo descrittivo situa la storia cronologica della famiglia del protagonista, una famiglia del sud Italia, emigrata per sopperire alla fame e per cercare lavoro in Svizzera e sulle sue vicissitudini per ambientarsi nel nuovo paese. Lo sviluppo si articola con due tempi contrapposti, la vita dell’uomo che va dalla morte alla nascita e quella della famiglia che si sviluppa dalla nascita alla morte. In questi due sistemi il lettore inquadra a poco a poco un tempo che sta sopra al sistema, come due ingranaggi che girano in due direzioni differenti e nello stesso tempo, incastrandosi, permettono all’orologio di funzionare e battere i secondi in maniera ottimale. Si scopre così pian piano il punto in comune delle due visioni, quello personale del protagonista narrato in prima persona e quello degli eventi vissuto dai suoi familiari e riletto nella loro ottica. Sullo sfondo della storia personale la „storia“, che funge da cornice, che si dipana dall’inizio del secolo scorso per arrivare ai nostri giorni. Il protagonista Settimo, un vecchio e famoso cantante d’opera malato e ridotto su una sedia a rotelle si è rifugiato in un prestigioso Kurhaus in Svizzera. La sua vita è ormai allo stremo e la malattia lo ha incattivito. Non vuole rassegnarsi ad accettare la morte. E‘ ritornato alla valle della sua fanciullezza, alla montagna che sovrasta il villaggio, alla gente da cui è fuggito. Durante le cure si accorge che le acque gli stanno ridando le forze, che il trattamento non solo favorisce la guarigione dalla malattia, ma lo porta a poco a poco a ringiovanire. L’aver bevuto a quella fonte primordiale gli permette di rivivere il passato ormai seppellito, di ridimensionare il suo futuro, di ritrovare la speranza, ma soprattutto gli permette di riacquistare quel suo strumento magico ormai perduto, la sua voce. Dal Sud Italia, a cavallo fra due secoli, Camilla decide di sfidare la sua terra e le sue ancestrali paure e di tentare il viaggio della fortuna, il viaggio che darà la svolta a una vita di stenti e di dolori. Abbandona con i suoi figli il paese natio e si inoltra verso il nord, verso la terra promessa, per costruire un futuro diverso per sé stessa e per i suoi figli. Si dipanano le sue vicissitudini e quelle degli altri protagonisti, si risale alla nascita dell’ultimo figlio che diventerà un cantante d’opera famoso in tutto il mondo. Un grande affresco di figure che lottano per crearsi uno spazio vitale, una ragione di esistere, un barlume di felicità. http://zohner.com/canto
28 minutes | Nov 17, 2017
DEAD END VICOLO CIECO SPOON RIVER: Audio Trailer, interviste compagnia TeatroX
RADIO PETRUSKA presenta: La compagnia TeatroX racconta del lavoro, della messinscena, deila nascita dello spettacolo. DEAD END VICOLO CIECO | SPOON RIVER di Patrizia Barbuiani Dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters Informazioni: http://www.barbuiani.com/1673-2/ testi Edgar Lee Masters, Patrizia Barbuiani musica: Gabriele Marangoni concetto e regia Patrizia Barbuiani interpreti danzatrice: Donia Sbika danzatore: Hannes Langanky soprano : Laura Stella basso : Alfonso d’Angelo voce sonora: Patrizia Barbuiani composizione vocale/strumentale, fisarmonica digitale Gabriele Marangoni in coproduzione con Secret Theater Ensemble LA PERFORMANCE L‘Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie che il poeta statunitense Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St.Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un immaginario paesino del Midwest statunitense. Il tono degli epitaffi è sempre „narrativo“, mai „declamatorio“ e la voce dei protagonisti è sfumata, priva di un vero rimpianto per il passato che non c’è più. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River. La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono „raccontare“ la loro vita in assoluta sincerità. Storie intrecciate, tragiche, ironiche, vite spezzate, vite felici fanno da sfondo a questa poetica illuminante.
100 minutes | Oct 21, 2017
La migrazione nello spazio. Con il Prof. Andrea Sommariva e Markus Zohner.
Superare l’ultima frontiera. http://radiopetruska.com/discography/la-migrazione-nello-spazio-i-prossimi-passi-verso-lesplorazione-e-la-colonizzazione-delluniverso-con-il-prof-andrea-sommariva-consulente-internazionale-e-membro-dellacca/ L’uomo dovrà lasciare la Terra? Riuscirà a colonizzare lo spazio? Quali sono le possibilità, quali sono le sfide per poter popolare altri pianeti? Saremmo limitati al nostro sistema solare, o ci sarà la possibilità di intraprendere viaggi interstellari? Domande ad uno scienziato che esegue calcoli e progettazioni per esplorazioni nello spazio. Prof. Andrea Sommariva Andrea Sommariva è un economista internazionale, specializzato in: finanza internazionale, politica monetaria internazionale, mercati del petrolio e delle materie prime, energia rinnovabile, e sviluppo dell’economia spazio. Si è laureato in economia presso l’Università Bocconi di Milano, ed ha studiato presso l’Università di Lovanio in Belgio e l’Università dell’Indiana negli Stati Uniti. In passato, ha ricoperto il ruolo di economista presso il Fondo Monetario Internazionale, di Consigliere Economico del Ministro del Bilancio a Roma, di Chief Economist presso la Montedison, e di Senior Financial Advisor presso la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo. Ha lavorato in ambiente accademico come professore associato presso l’Università LUIIS di Roma, l’Università Cattolica di Milano, il China-Europe Management Institute di Pechino, e la SDA-Bocconi di Milano. Attualmente è membro del gruppo di studio “Space Mineral Resources – Challanges and Opportunities” dell’Accademia Internazionale di Astronautica. E‘ autore di numerose pubblicazioni su riviste economiche internazionali, e di alcuni libri: German Macroeconomic History, 1880–1979: A Study of the Effects of Economic Policy on Inflation, Currency, Depreciation and Growth (St. Martin’s Press, 1987), The ECU market (Lexington Books, 1987), A Scenario for Interstellar Exploration and Its Financing (Springer Briefs in Space Development, 2013 with Prof. Bignami),  Oro dagli Asteroidi ed Asparagi da Marte: Realtà e Miti dell’Esplorazione dello Spazio (Modadori Università, 2015 con il Prof. Bignami); and The future of Human Space Exploration (MacMillan Palgrave, June 2016 con il Prof. Bignami). Ha scritto numerosi articoli sulle politiche monetarie e bancarie. Recentemente ha scritto due articoli sull’esplorazione dello spazio e sull’economia dello spazio: Motivations behind Interstellar Exploration and Colonization, (Astropolitics, March 2014), and Rationale and strategies for astroids exploration and mining (Astropolitics, March 2015). Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
94 minutes | Aug 13, 2017
MESOPOTAMIA: LA NASCITA DELLA NOSTRA CIVILTÀ. Con Frances Pinnock e Markus Zohner
Mesopotamia. L’uomo scopre e inventa l’agricoltura. Diventa sedentario. Fonde le prime città. Deve tener conto dei suoi possedimenti, inventa i numeri, la contabilità, la matematica, la scrittura. Nasce la nostra civiltà. http://radiopetruska.com/discography/mesopotamia-la-nascita-della-nostra-civilta-con-frances-pinnock-prof-associato-di-archeologia-e-storia-dellarte-del-vicino-oriente-antico-presso-luniversita-di-roma-la-sapienza-e/?v=1ee0bf89c5d1 Un incontro con Frances Pinnock, una delle scienziate più importanti nel campo delle scoperte nella zona di quello che cinquemila anni fa è stata la Mesopotamia. Gli scavi ad Ebla portarono alla luce gli Archivi di Stato del 2300 a.C., con migliaia di tavolette cuneiformi, intere e frammentarie, la cui scoperta ha stupito il mondo scientifico internazionale e ha fortemente colpito l’opinione pubblica mondiale. Prof.ssa Frances Pinnock Posizione attuale: Professore Associato di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente antico, Sapienza Università di Roma Allieva di Paolo Matthiae collabora con lui nella Missione Archeologica Italiana a Ebla dal 1970 e diventa co-direttore della Missione nel 2010. Partecipa a tutte le campagne di scavo a Ebla dal 1971 e partecipa anche ad altri scavi, sempre in Siria, a Tell Tuqan, Tell Afis e Tell Fray, quest’ultimo nella valle dell’Eufrate. Ha organizzato diverse mostre: nel 1985 “Da Ebla a Damasco” al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio a Roma; nel 1995 “Ebla. Alle origini della civiltà urbana” a Palazzo Venezia a Roma e al Castello di Miramare a Trieste; nel 2014 “Siria. Splendore e dramma” Palazzo Venezia a Roma. Dal 2016 è Segretario Generale nel Comitato Scientifico dell’International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East. È direttrice della rivista scientifica “Contributi e Materiali di Archeologia Orientale”. È autrice di 6 monografie scientifiche e di oltre 90 contributi in riviste scientifiche di settore italiane e internazionali. Maggiori campi di interesse scientifico: Mesopotamia, soprattutto nel III millennio a.C.; Siria; immagine del potere nel Vicino Oriente antico; figure femminili in Mesopotamia e Siria. Recentemente, a seguito della gravissima crisi che ha colpito la Siria, si sta occupando, nell’ambito delle attività UNESCO, del problema degli scavi clandestini, del traffico di antichità e, in generale, della salvaguardia e del recupero del patrimonio culturale. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
53 minutes | Aug 6, 2017
tenue – radiodramma tattile. Associazione Fosca. Registrazione RADIO PETRUSKA
Siamo felici di presentare il radiodramma TèNUE, creato dall’Associazione Fosca e recitato da tre attrici non vedenti. http://radiopetruska.com/discography/tenue-radiodramma-tattile/ Abbiamo visto la versione teatrale di questo radiodramma sul palcoscenico del Teatro Foce di Lugano, dove è stato presentato durante ORME, Festival di arti integrate della Svizzera italiana, e siamo rimasti impressionati da questa forma di radio - arte, da questa forma di teatro, dalle parole che nascono da una lettura invisibile sotto la punta delle dita delle tre attrici che vedono oltre il visivo. Tre attrici non vedenti, tre attrici che tastano, immaginano, evocano la parola, e ri-danno la vista al pubblico, all’ascoltatore. Una serata magica in teatro, ma anche uno spettacolo radiofonico unico. RADIO PETRUSKA ha registrato la rappresentazione di Tènue del 4 giugno 2017 a Lugano ed è felice di presentarti questo pezzo radiofonico teatrale unico. Dopo lo spettacolo, Emanuel Rosenberg, direttore artistico del festival Orme, Markus Zohner hanno incontrato l’autrice del testo Elisa Biagini e la curatrice dello spettacolo Cristina Abati - alla fine del radiodramma puoi ascoltare le interviste. C’è anche stata una discussione con il pubblico - la trovi sempre nell’App, o qui sul sito Radiopetruska.com - così come tutte le nostre trasmissioni.
78 minutes | Jul 18, 2017
CIVILTÀ, MIGRAZIONI, GUERRE. Con il Dr. Gastone Breccia, e Markus Zohner
Civiltà, migrazioni, guerre. Un viaggio nel lato oscuro della storia umana. Con il Dr. Gastone Breccia, ricercatore di civiltà bizantina e esperto di teoria militare presso l’Università degli Studi di Pavia, e Markus Zohner. http://radiopetruska.com/discography/civilta-migrazioni-guerre-un-viaggio-nel-lato-oscuro-della-storia-umana-con-il-dr-gastone-breccia-ricercatore-di-civilta-bizantina-e-esperto-di-teoria-militare-presso-luniversita-degli/ Nelle vicende umane non esiste un punto d’equilibrio. Né in quelle individuali né in quelle delle comunità, grandi o piccole che siano, dalla singola famiglia al grande impero. Una società efficiente, ricca di energie vitali, è in espansione demografica ed economica: ha bisogno di maggiori risorse per soddisfare la propria crescente popolazione, e queste maggiori risorse creano a loro volta i presupposti per un ulteriore arricchimento. Quasi inevitabilmente la volontà di acquisirle finisce per creare una situazione di conflitto con altri gruppi umani. Anche qui la scala può variare, dalla famiglia, dalla tribù all’impero. Non c’è alternativa, nelle vicende storiche, al movimento: o ci si espande o ci si contrae. L’espansione raggiunge un limite «fisiologico», dovuto all’esaurimento della spinta interna, si può creare per un periodo più o meno lungo una situazione di stasi apparente, nella quale le forze dell’organismo che fino a poco tempo prima si espandeva sembrano in grado di difendere i limiti raggiunti e imporre all’esterno un equilibrio vantaggioso: l’Impero Romano del II secolo, la Cina della «Grande Muraglia», l’Occidente attuale… Ma è solo apparenza. La stasi è sintomo di debolezza; la storia procede, e travolge le difese…. Prof. Gastone Breccia Nato a Livorno il 19/11/1962, laureato in lettere classiche a Pisa, dottore di ricerca in Scienze Storiche, dal 1997 è ricercatore di Civiltà Bizantina – prima presso l’Università degli Studi della Basilicata, dall’anno accademico 2001/02 presso l’Università degli Studi di Pavia. Come professore aggregato del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona tiene i corsi di Civiltà bizantina, Letteratura bizantina e (dall’a.a. 2016/17) Storia militare antica. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell’ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista Focus Wars.
71 minutes | Jun 18, 2017
DALLA PREISTORIA FINO ALL’ATTRAVERSATA DEGLI ARGONAUTI. CON FRANCESCO RUBAT BOREL E MARKUS ZOHNER
“AGLI ESTREMI CONFINI DEL MONDO, DOVE SONO LE PORTE E LE SEDI DELLA NOTTE”. FOCUS SUL TICINO: DALLA PREISTORIA, FINO ALL’ATTRAVERSATA DEGLI ARGONAUTI ALLA RICERCA DEL VELLO D’ORO. CON IL DR. FRANCESCO RUBAT BOREL, ARCHEOLOGO PRE-PROTOSTORICO E DIRETTORE DEL MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI” DI ROMA E MARKUS ZOHNER http://radiopetruska.com/discography/agli-estremi-confini-del-mondo-dove-sono-le-porte-e-le-sedi-della-notte-focus-sul-ticino-dalla-preistoria-fino-allattraversata-degli-argonauti-alla-ricerca-del-vello-d/?v=1ee0bf89c5d1 Quali sono le prime tracce dell’uomo nelle Alpi occidentali? Quando è arrivato nel territorio insubre? Quali erano le prime popolazioni che si sono insediate in Ticino? Da dove sono arrivate? Un’esplorazione con uno dei più grandi specialisti di archeologia delle Alpi occidentali, dalle prime tracce dell’Uomo nell’Insubria, fino all’attraversata del Ticino da parte degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro. “Di là gli Argonauti entrarono nel profondo corso del Rodano che si getta nel- l’Eridano … Questo fiume nasce agli estremi confini del mondo, dove sono le porte e le sedi della Notte, e di là si riversa da un lato alle coste dell’Oceano [il Reno], da un altro nel mare Ionio [il Po], da un altro ancora nel mare Sardo [il Rodano] … avanzarono nei laghi tempestosi, che si stendono all’infinito per le terre dei Celti [i laghi lombardi e svizzeri] … uno dei bracci portava in un golfo d’Oceano, e senza saperlo stavano per entrarvi … Ma Era, scesa dal cielo, gridò dalla rupe Ercinia [le cascate di Sciaffusa?] … Per ordine della dea tornarono indietro … Dopo un lungo cammino giunsero alla rive del mare, passando incolumi per volere di Era in mezzo ai mille popoli dei Celti e dei Liguri…” Le Argonautiche di Apollonio Rodio (inizio III sec. a.C.) (Apollonio Rodio, IV.627-647 passim, trad. G. Paduano, Milano 1986).
65 minutes | Jun 11, 2017
LA COESISTENZA DI DIVERSE SPECIE UMANE SULLA TERRA. CON AIXA ANDREETTA E MARKUS ZOHNER
LA COESISTENZA DI DIVERSE SPECIE UMANE SULLA TERRA. INCONTRO E CONFRONTO TRA HOMO SAPIENS E HOMO DI NEANDERTAL IN EUROPA. CON AIXA ANDREETTA, DR.SSA IN ARCHEOLOGIA ALL’UNIVERSITÀ DI BERNA, E MARKUS ZOHNER. Per centinaia di migliaia di anni, sulla Terra sono coesistite diverse specie umane. Dall‘Homo forensis all‘Homo Neandertalensis fino all‘Homo Sapiens Sapiens. Diverse forme di uomini e ominidi si sono condivisi il pianeta. http://radiopetruska.com/discography/la-coesistenza-di-diverse-specie-umane-sulla-terra-incontro-e-confronto-tra-homo-sapiens-e-homo-di-neandertal-in-europa-con-aixa-andreetta-dr-ssa-in-archeologia-alluniversita-di-berna-e-m/?v=1ee0bf89c5d1 In cosa si diversificavano e assomigliavano le diverse specie umane? Come si sono incontrate le diverse specie? Si sono mischiati i genomi? Noi abbiamo elementi genetici di altre specie oltre a quelli dell‘Homo Sapiens? Perché l‘Homo Sapiens è sopravvissuto? Un incontro che focalizzerà anche sullo sviluppo dell’uomo in Europa, con uno sguardo sull’incontro e confronto tra Homo Sapiens e Homo di Neandertal. Dr.ssa Aixa Andreetta Archeologa mesolcinese, con la passione della cultura in senso ampio. Dopo essersi laureata in archeologia preistorica e etnografia presso l’Università di Neuchâtel, continua la sua formazione con una specializzazione in antropologia fisica a Ginevra. Durante la sua formazione ha avuto modo di partecipare a vari scavi sia in Svizzera che all’estero (Francia, Italia, Bulgaria, Sudan, Mongolia) ed è poi rientrata nella sua valle d’origine, dove ha lavorato come responsabile di settore sul cantiere archeologico di Roveredo, correlato ai lavori della circonvallazione dell’A13, tra il 2007 e il 2008. Dal 2010 al 2014 è stata responsabile del progetto internazionale di valorizzazione e conservazione dei siti preistorici palafitticoli dell’Arco alpino, iscritti sulla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e collabora con vari musei, tramite mandati puntali per promuovere progetti di mediazione culturale. È stata presidente per quattro anni della Pro Grigioni Italiano, sezione Moesano, organizzando eventi per adulti e bambini, appassionati e specialisti, favorendo lo scambio tra le organizzazioni attive nella regione e promuovendo l’identità grigionialiana. Parallelamente, dal 2011 intraprende un progetto di dottorato, presso l’Università di Berna sul materiale osteologico medievale a sud delle Alpi Svizzere (Ticino e Mesolcina), che sta portando a termine. Dal 2013 ha ricevuto il sostegno da parte del Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce. La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere. Non ci sono spiegazioni facili. Non c’è soluzione. C’è una marea di pensieri da essere pensati, c’è una storia grandiosa da essere scoperta: LA CREAZIONE DEL MONDO. Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.
73 minutes | May 28, 2017
NON RADICI MA GAMBE: LA STORIA EVOLUTIVA UMANA. CON IL DR. FABIO DI VINCENZO E MARKUS ZOHNER
Con i suoi primi passi su due gambe, con gli occhi alzati e con lo sguardo verso l’orizzonte, l’uomo ha iniziato a migrare e a conquistare la Terra. http://radiopetruska.com/discography/non-radici-ma-gambe-le-prime-migrazioni-la-storia-evolutiva-umana-dalle-origini-africane-alla-diffusione-planetaria-con-il-dr-fabio-di-vincenzo-ricercatore-e-paleoantropologo-al-museo-di-antropol/?v=1ee0bf89c5d1 Come nasce la necessità di partire e lasciare la „culla dell’umanità“, l’Africa? Perché e come sono avvenute le prime migrazioni? Come ha fatto l’uomo a diffondersi su tutta la Terra, come ha fatto superare laghi e monti? Come ha fatto ad adattarsi alle diverse zone climatiche? In questo secondo podcast si viaggia! Si comincia dall’Africa per poi spostarci verso Asia e Europa. Il Dr. fabio Di vincenzo, ricercatore e paleoantropologo all’università di Roma La Sapienza, ci racconta come sono avvenuti gli spostamenti dei primi ominidi sulla Terra, dell’Homo di Neandertal e dell’Homo Sapiens. Tutto ha inizio 6 milioni di anni fa, quando i nostri antenati diventano bipedi e assumono la postura eretta. In questo periodo l’ambiente cambia, le foreste sono più diradate, gli alberi si allontanano e gli ominidi cominciano a camminare e a viaggiare seguendo i cambiamenti della natura circostante e gli spostamenti degli animali. Gli ominidi e le specie successive partono in gruppi e lasciano l’Africa, vivono la vita coordinandosi e collaborando con gli altri, trovando modi per sfruttare la natura e per poter sopravvivere. L’uscita dall’Africa è qualcosa che si ripete nel tempo e che succede per diverse specie. Il Dr. Di Vincenzo, insieme a Markus Zohner, ci conducono in un mondo in cui dover lasciare il proprio luogo di appartenenza diventa necessario. Cosa porta l’uomo a diventare un essere migratorio? Per scoprire l’inizio di questo viaggio lungo 6 milioni di anni, schiaccia play! Dr. Fabio Di Vincenzo Paleoantropologo (assegnista di ricerca presso il Dipartmento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma e collaboratore del Museo di Antropologia „G. Sergi“ della Sapienza). Sono ricercatore e paleoantropologo presso il Museo di Antropologia „Giuseppe Sergi“ e il Laboratorio di Paleoantropologia dell’università di Roma La Sapienza. Mi occupo di evoluzione umana con particolare riferimento alla lunga storia naturale dei Neanderthal e dei loro antenati europei. Congiuntamente alla pubblicazione di articoli a carattere scientifico svolgo attività didattica e divulgativa per la diffusione delle conoscenze sulla nostra storia più antica collaborando con riviste di prestigio e ampia diffusione come Le Scienze e quotidiani come il Corriere della Sera e il Corriere del Ticino. Attraverso l’uso di tecnologie digitali di diagnostica per immagini tridimensionali e con il supporto di specifici software mi è possibile studiare, quantificare e comparare nel dettaglio la morfologia scheletrica delle diverse forme umane fossili che si sono succedute nel tempo profondo della nostra più antica evoluzione per trarne informazioni utili alla ricostruzione della storia, degli adattamenti e anche dei comportamenti di chi ci ha preceduto e da cui noi tutti deriviamo. Preliminare a questo lavoro di laboratorio si inserisce l’attività di ricerca sul campo volta al rinvenimento di quei frammenti di memoria biologica di cui anche l’Europa è ricca. Da anni ho concentrato quindi la mia attività di ricerca nella valorizzazione di reperti di grande interesse scientifico come l’uomo di Ceprano e l’uomo di Altamura.
87 minutes | May 21, 2017
L'EVOLUZIONE DELL'UOMO. Lo svilluppo del cervello. Con il Dr. Stefano Peduzzi e Markus Zohner.
LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO DAI PRIMI PASSI SULLA TERRA ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO ERIGERSI. ALZARE LO SGUARDO. I PRIMI PASSI DELL’UOMO SULLA TERRA. CON IL DR. STEFANO PEDUZZI, SPECIALIZZATO IN BIOCHIMICA E NEUROBIOLOGIA PRESSO IL POLITECNICO FEDERALE DI ZURIGO E MARKUS ZOHNER. Quando e perché l’uomo si è eretto e che effetto ha fatto lo sguardo rialzato sullo sviluppo del cervello? Cosa differenzia l’umano dal resto delle specie? Il pensiero cos’è? Dove, nel cervello è nata la coscienza? Il pensiero produce il linguaggio o è il linguaggio a dare forma al pensiero? Dr. Stefano Peduzzi Stefano Peduzzi è mesolcinese e prima di trasferirsi a Coira, dove vive attualmente, ha trascorso un periodo di dieci anni a Zurigo. Nella città sulla Limmat ha conseguito i suoi diplomi al Politecnico Federale (ETHZ). A conclusione del Bachelor in biochimica ha collaborato allo sviluppo di un modello animale per la schizofrenia presso l’istituto di ricerca comportamentale di Schwarzenbach. Ha continuato in seguito il percorso formativo nell’ambito delle neuroscienze conseguendo un Master in neurobiologia. La formazione al Politecnico gli permette di avvicinarsi ad un campo di ricerca complesso quale il cervello umano e spinto dal fatto che su di esso si sa ancora così poco, decide di lavorare come ricercatore presso l’istituto di ricerca sul cervello del Politecnico e Università di Zurigo nel dipartimento di neuromorfologia. Durante questi anni ha collaborato con il direttore dell’istituto di ricerca del cervello, il Prof. Martin Schwab, noto per aver scoperto i fattori d’inibizione responsabili per la mancata rigenerazione del nostro sistema nervoso centrale. Stefano Peduzzi si specializza nel campo della rigenerazione neuronale e al centro delle sue ricerche ci sono concetti che oggigiorno hanno notevole rilevanza scientifica come la plasticità del sistema nervoso. Lavorando prevalentemente su modelli animali, pubblica ricerche che mostrano la capacità di riorganizzazione funzionale del cervello dopo un infortunio del midollo spinale. Assieme ai suoi colleghi provenienti da varie parti del mondo consolida scientificamente il fatto che il cervello e il midollo spinale hanno una straordinaria capacità di riadattamento cellulare e sinaptico anche dopo eventi fisiologicamente drammatici come traumi o infortuni. Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto. Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce. La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere. Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Quali sono le ragioni e gli scopi della nostra esistenza su questo pianeta? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza. I sette incontri di Markus Zohner sono stati registrati radiofonicamente e sono disponibili sull’App RADIO PETRUSKA da maggio 2017.
53 minutes | Apr 30, 2017
SE LA MONTAGNA NON VA A MAOMETTO… MARKUS ZOHNER INCONTRA ROMOLO NOTTARIS, ALPINISTA.
La necessità di partire. Di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo. Che sono i nostri limiti. http://radiopetruska.com/discography/se-la-montagna-non-va-a-maometto-markus-zohner-incontra-romolo-nottaris-alpinista/?v=1ee0bf89c5d1 La conquista. La perdita. Paiono ferme eppur si muovono. Delimitano per essere superate. Oltre un limite un altro limite. Cosa c’è oltre la vetta? È vero che il segreto degli Dei viene sussurrato in cima alle montagna? Esiste l’uomo delle nevi? Dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo creando un nuovo approccio di viaggio, di sfida sportiva, di stile di vita. Un nomade in continuo cammino nelle zone più disparate del continente, laddove vi sono montagne da esplorare e vivificare. La partenza. L’ignoto. La scoperta del mondo. La libertà. Cercare per trovare per cercare per trovare per cercare per cercare. Da bambino, a scuola, si perdeva a guardare i Denti della Vecchia oltre la finestra della sua classe. E una volta realizzato il sogno di quella scalata non ha più smesso di sognare, vetta dopo vetta, dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo. Romolo ha sempre scalato per la pura gioia dell’esperienza, senza il fine di raggiungere un certo risultato. A cosa servirebbe dire di aver scalato tutti i quattordici 8.000 metri? La bellezza sta nell’essere liberi in mezzo alla natura, nel godere una vita in piena libertà. Fino all’eccesso, fino alla possibile distruzione. Già, perché scalare significa anche percepire la morte come non improbabile compagna di viaggio. Ma Romolo, che è stato anche giocatore di poker professionista, sa bene cosa vuol dire rischiare. E il mondo gli ha insegnato che la fine potrebbe arrivare, oltre che in un crepaccio, anche in un letto d’ospedale, con la bufera che ti infuria dentro. E allora via… La partenza, l’ignoto, la scoperta, la libertà. La necessità di andare, di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo, che sono i nostri limiti. Per un alpinista come Romolo la Creazione è il sogno di dipingere con la mente la via, ancora prima di salire: „se poi riesci a farla, è come fare un ‚opera d’arte“. Un podcast che dà voce a un uomo e alla sua passione. E che racconta il viaggio di una vita fatta di mille viaggi. Romolo Nottaris Romolo Nottaris è forse il più celebre alpinista ticinese e di sicuro uno dei più importanti del mondo. Alpinista – cineasta di lunga esperienza con al suo attivo svariato documentari che raccontano delle sue spedizioni in tutto il mondo. Nel suo curriculum: 70 spedizioni extra europee con due ottomila, la salita al Fith Roy in Patagonia con la traversata integrale dello Jelo Continental Nord, la cima del Vinson in Antartide e Il Monte McKinley in Alaska. E’ il 3 agosto 1981 quando Romolo Nottaris e Tiziano Zünd raggiungono, primi svizzeri in stile alpino, la sommità del Gasherbrum II, 8035 m nella regione pakistana del Karakorum. E’ un impresa che lascerà il segno proprio per le caratteristiche dello stile alpino: i due ticinesi diventano così i migliori testimoni di uno stile considerato elegante e puro, reso poi celebre nel mondo da un’altro grande alpinista: Reinhold Messner. Lo stile alpino prevede una scalata senza alcun ausilio, senza corde fisse, senza portantini e senza ossigeno. E’ alpinismo allo stato puro. Affascinante e, naturalmente, carico di difficoltà ed imprevisti.
27 minutes | Mar 28, 2017
Storie ErotiComiche da "Le mille e una notte" Markus Zohner Arts Company
Patrizia Barbuiani e Markus Zohner parlano sulla loro creazione teatrale Storie erotiComiche da "Le mille e una notte", con la quale hanno girato tutto il mondo. Per i suoi 30 anni di attività artistica e teatrale e dopo innumerevoli tournée in tutto il mondo, la Markus Zohner Arts Company è felice di presentare il suo classico Storie ErotiComiche da „Le mille e una notte“, con Patrizia Barbuiani e Markus Zohner, nuovamente a Lugano. http://zohner.com/show/storie-eroticomiche-da-le-mille-e-una-notte/ „Le mille e una notte“, in arabo Alf laila waleila, sono una raccolta di più di trecento fra fiabe, novelle, saghe tramandate al principio attraverso l’antica tradizione orale. Raccontare una storia è una forma pura di teatro che non si avvale di effetti, costumi, scenografie ma esplora il fantastico stimolando l’immaginazione e la fantasia. Attraverso la parola, il gesto, la voce, il movimento e altre tecniche teatrali si crea un mondo immaginario che diventa reale. Sultani, personaggi curiosi, geni, figure eroiche, eunuchi neri, cortigiane appariranno per magia, animeranno e popoleranno le storie attraverso la narrazione ed introdurranno nel mondo fantastico delle mille e una notte.
69 minutes | Jan 29, 2017
LA PAROLA – IMMAGINAZIONE TEATRALE. MARKUS ZOHNER INCONTRA JEAN-MARTIN ROY
La parola – immaginazione teatrale. Markus Zohner incontra Jean-Martin Roy, maestro di creazione teatrale. „Incontrare Jean-Martin Roy è incontrare uno dei miei maestri più importanti. Il suo insegnameno, in un momento cruciale della mia vita, mi ha aperto le porte al mondo infinitamente ricco della creazione teatrale. Ad un mondo di ricerca, di creazione legata al corpo, al suono, al movimento. E alla parola. La nascita della parola dal corpo e dalla voce, gli stretti legami fra immaginazione e espressione, le connessioni fra immaginazione, immagine, sentimento, suono e parola. E la verità, la sua verità, la verità della persona, del personaggio. E la verità dell’attimo. Che felicità, dopo tanti anni di lavori teatrali in tutto il mondo, re-incontrare Jean-Martin Roy, e immergermi, insieme a lui, in un mondo di pensieri sul teatro, sulla creazione, sulla fantasia, sulla parola, sull’uomo.“ La parola. L’inizio dell’uomo. L’espressione di un pensiero. Di un sentimento. L’astrazione. La bugia. E: il teatro. RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata. Se provaste ad immaginarvi un albero, cosa vedreste? L’albero che immagini tu, può essere diverso da quello che immagino io o che immagina tua madre, tuo padre, i tuoi fratelli o qualche tuo amico. Ognuno ha la propria immagine di albero, ha dei ricordi diversi, dei sentimenti diversi legati a quella parola. La cosa che ci accomuna, a questo punto, è la parola. Nella vita quotidiana usiamo la parola per trasmettere i nostri desideri, necessità e paure. Attraverso essa creiamo un rapporto con più persone. Il problema è che alcune volte non possiamo sapere come una persona recepirà le parole che noi gli diciamo. La parola crea da un lato delle connessioni tra le persone, ma dall’altro l’immagine che una persona si crea interiormente, è diverso dall’immagine che si crea un’altra persona. Ed è proprio la parola, legata alla creazione teatrale, il tema della penultima puntata della serie “La creazione del mondo Arte | Scienza | Vita”. Cos’è la parola? Come nasce nell’uomo? Ce lo spiega Jean-Martin Roy, attore e insegnante all’Accademia Teatro Dimitri di Verscio. Jean-Martin spiega che la parola apre per ogni persona un mondo diverso, permettendo, quindi, alle persone di fare ognuno cose diverse. Citando Peter Brook nel libro “Das offene Geheimnis” si spiega che le immagini sono dentro ai cervelli; se tutti i mondi fossero presenti nello spazio, ci sarebbe un’esplosione di persone, di idee. Il teatro ha la forza di unire le persone, perché si lasciano immagini che ci permettono di essere in qualche modo unificati. Il teatro, infatti, è il luogo in cui si guarda, in cui si producono delle immagini. La parola diventa immagine, sensazione fisica e quindi anche sentimento. L’uomo ha la necessità di creare una propria vita e un proprio mondo diversi da quelli degli altri, e lo fa attraverso le proprie esperienze e le immagini che si crea. Il teatro nasce da questa necessità, cioè spiegare e raccontare il mondo affinché sia un punto di riferimento comune a tutti. Jean-Martin Roy Formatosi all’École romande d’art dramatique di Losanna, Jean-Martin Roy, dopo aver lavorato in un primo tempo con diverse compagnie della Svizzera romanda, si è dedicato sempre più alla ricerca di un nuovo metodo di training per l’attore che utilizzasse le tecniche dell’improvvisazione legate all’esplorazione dei cammini della creazione teatrale. Da diversi anni applica i risultati di tale ricerca in una particolare forma di insegnamento, proposta soprattutto nel quadro della formazione alla Scuola Teatro Dimitri, da lui diretta per 10 anni. Uno dei suoi centri d’interesse principali è la regia di creazioni teatrali.
71 minutes | Dec 24, 2016
MICROSCOPIO SULLA POVERTÀ IN TICINO. MARKUS ZOHNER INCONTRA FRA MARTINO DOTTA, FRATE CAPPUCCINO.
Povertà. In Svizzera. In Ticino. A Lugano. Povertà. Come nasce la povertà in un paese dei più ricchi del mondo? Esiste un mondo parallelo in Ticino, una società invisibile, uno strato di poveri? Ci sono persone che fanno la fame? Cosa sono le ragioni per la povertà, e quali possono essere i rimedi? http://radiopetruska.com/discography/microscopio-sulla-poverta-in-ticino-markus-zohner-incontra-fra-martino-dotta-frate-cappuccino/?v=796834e7a283 Tavolino apparecchiati! E d’incanto la tavola si imbandì di ogni prelibatezza. Ai tempi dei fratelli Grimm si faceva così, oggi ci pensa un frate cappuccino a sfamare i poveri del Ticino con il suo Tavolino Magico. Fra Martino Dotta ha creato un mondo alimentare e di solidarietà che si è diramato in tutto il Cantone. Markus Zohner incontra un uomo di fede e di terrena autenticità. RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata. Può esistere la povertà in uno dei paesi più ricchi del mondo? In Svizzera la povertà è volutamente nascosta? È possibile possedere solo l’essenziale per vivere? Il nostro non sapersi accontentare è un forma di insicurezza? Che cosa ci spinge a desiderare il materiale più di ogni altra cosa? Fra Martino lo mette subito in chiaro: „Parlare di povertà in Svizzera è quasi irrispettoso… Meglio usare parole come precarietà o fragilità sociale“. Sì, perchè la povertà in Svizzera non può essere certamente paragonata alla povertà in Africa. Fra Martino, però, ci spiega come in un paese super benestante la povertà assuma altre forme introducendo concetti quali: „lavoratori poveri“, „ereditarietà di situazioni difficili“, senso di vergogna, „una vita sul filo“ e una realtà volutamane nascosta. In Svizzera chi guadagna 2.240 CHF al mese è da considerarsi appena al limite della soglia della povertà… Follia? No, e Fra Martino ci spiega come sempre più persone (circa 50.000) in Svizzera si trovino ad affrontare questo problema, ricorrendo ad aiuti sociali, cantonali e contributi. Fra Martino ci introduce poi al fulcro del suo agire, il fatidico Tavolino Magico: un aiuto alimentare a persone in difficoltà basato su accordi con la grande distribuzione (eccessi di produzione o date di scadenza prossime). Un confronto aperto ma semplice, che mette in chiaro in maniera limpida quali sono i problemi economici in Svizzera e nel canton Ticino, evidenziando come il possesso, il patrimonio, i beni materiali altro non siano che un miraggio per il raggiungimento della felicità.
63 minutes | Nov 27, 2016
L’ORIGINE DEL MONDO IN UN QUADRO. Markus Zohner incontra Nando Snozzi per RADIO PETRUSKA
L’ORIGINE DEL MONDO IN UN QUADRO. MARKUS ZOHNER INCONTRA NANDO SNOZZI, ARTISTA. Sei sicuro, Nando, che non sei un angelo? Una di queste anime rare che esistono per illuminare, per far piangere, per dare fiducia, per scacciare le paure? Una di queste poche persone, che non sono neanche persone, ma esseri che amano, che amano oltre il personale, oltre il quotidiano, oltre il piccolo mondo intorno, oltre il proprio io e le sue mille riflessioni? Io sì, ne sono sicuro. Sei uno di quei pochi pochissimi esseri fuori da questo mondo… E questa è la forza, o la bellezza, o chiamala come vuoi: non ti fai catturare. Ma dipingi e pensi e parli e scrivi e ridi e non hai paura di niente e di nessuno. Ti dico LA CREAZIONE DEL MONDO e la prima cosa che mi rispondi è: parliamo allora de „L’origine du monde“ di Gustave Courbet. Olio su tela, 46 cm x 55 cm. CAZZO che bellezza. Vieni a Lugano e discorriamo un po‘. De „L’origine du monde“ e di tutto il resto. Ci saranno quattro o cinque amici. Come nasce un quadro? Da dove viene l’impulso? Qual è quindi l’origine e, l’origine del mondo? Un incontro per scoprire le necessità della creazione artistica. L’origine del mondo. Ragioni, ricerche, mete. RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata. Svegliarsi di colpo da un incubo e tuffarsi dritto in un sogno per non uscirne più. È più o meno così che Nando Snozzi ha vissuto il suo cambiamento di vita: da impiegato d’ufficio a pittore a tempo pieno. Un personaggio che ha trovato tutta la sua passione e la sua creatività nella pittura, forma di espressione e di pensiero a lui più cara. „Dipingere per me è un’urgenza, facendolo capisco di esistere“, basta questa sua affermazione per capire come la pittura abbia influito sulla sua vita e sul suo modo di vederla; Nando utilizza quasi tutto il suo tempo a disposizione per fare ciò che più gli piace e ciò che gli riesce meglio: dipingere, creare. La creazione del mondo, appunto. Di questo si parla durante l’intervista cosi come di altri temi quali: lo stile di pittura da lui espresso, conscio, inconscio e subconscio, o ancora, i suoi personaggi che come una lunga catena producono un lungo flusso istintivo, ma coordinato e intelligente. Un uomo con qualcosa in più degli altri, un uomo con „un braccio e mezzo“ che ha trovato la forza ed il coraggio di esprimere ciò che sente senza paura di niente e di nessuno, un essere fuori dal mondo, crepuscolare come definito da Markus Zohner o più semplicemente come piace a lui definirsi: un „dinosauro blindato“. LA CREAZIONE DEL MONDO | ARTE | SCIENZA | VITA Continuiamo ad incontrare artisti, scienziati e persone della vita culturale, per indagare insieme a loro sulle idee, sulle scoperte e sui fenomeni scientifici e sociali, sulla creazione artistica, sulla vita umana come creazione, in tutte le sue forme ed espressioni, sulla spiritualità, pensieri e utopie. Sulla creazione del mondo: Arte | Scienza | Vita.
6 minutes | Oct 31, 2016
Backstage: SAINT-EXUPÉRY – PICCOLO GRANDE PRINCIPE di Patrizia Barbuiani
Ascolta con cuffie! Patrizia Barbuiani, Yun Huang e Markus Zohner parlano della nuova produzione "SAINT-EXUPÉRY – PICCOLO GRANDE PRINCIPE" di Patrizia Barbuiani. http://www.barbuiani.com/saint-exupery-piccolo-grande-principe-181920-novembre-teatro-foce/ INTERPRETI: YUN HUANG, PATRIZIA BARBUIANI, MARKUS ZOHNER TESTO, CREAZIONE E REGIA: PATRIZIA BARBUIANI PRODUZIONE: TEATROX PATRIZIA BARBUIANI IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry è l’opera letteraria più tradotta dopo la Bibbia e il Capitale. È stata tradotta in 288 lingue e stampata anche in caratteri arabi e cirillici. Un testo letterario che ha accompagnato e accompagna intere generazioni di lettori, un testo senza tempo, che parla di amicizia, del senso della vita, dei primi palpiti d’amore, riscritto con sensibilità da Patrizia Barbuiani per essere presentato sul palcoscenico. Il testo creerà il supporto per far interagire lo scrittore e il suo personaggio, dando vita a un racconto accattivante di questo aviatore, sognatore e perenne bambino, che è riuscito, con la sua sensibilità, a creare un racconto universale, che ha avuto una notorietà internazionale. Oltre alle vicende del Piccolo Principe verranno incluse tracce biografiche di Saint-Exupéry ed estratti da altre sue opere. Aneddoti della sua vita avventurosa, degli incidenti di volo, della sua vita sentimentale si frammischieranno con la storia del Piccolo Principe, in una sorta di vita parallela fra autore e personaggio, in cui la vita scorre fra realtà e fantasia, sogno e vicissitudini, passato e futuro. Danza, suono, voce, parola, comicità, poesia, immagini video, per ridare vita e lustro a un’opera conosciuta che verrà ripresentata con nuovi colori, nuova luce, nuova immaginazione. Interprete d’eccezione l’attrice e ballerina Yun Huang che interpreterà il piccolo principe, dandogli una connotazione orientale, parlando cinese e italiano, muovendosi e danzando con grazia e poesia. Il personaggio del grande aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry verrà interpretato dal grande e poliedrico attore Markus Zohner, a sua volta pilota di aerei privati. Ad affiancarli Patrizia Barbuiani con la sua verve comica interpreterà la volpe, il serpente, la rosa e sarà la voce narrante lungo lo spettacolo. Ulteriori informazioni sul sito di TeatroX Patrizia Barbuiani
60 minutes | Oct 30, 2016
UN NUOVO CONTINENTE – UN NUOVO MONDO? Markus Zohner incontra Cristina Castrillo per RADIO PETRUSKA
Un nuovo continente – un nuovo mondo? Markus Zohner incontra Cristina Castrillo, teatrante. http://radiopetruska.com/discography/un-nuovo-continente-un-nuovo-mondo-markus-zohner-incontra-cristina-castrillo-teatrante/?v=796834e7a283 Partire e lasciare tutto, affetti, casa e continente. Cambiare luogo, vita, lavoro. Creare un nuovo mondo da zero, affidarsi alla creatività e all’arte per continuare un discorso interrotto in patria. Dall’Argentina alla Svizzera, il salto è mortale? Oppure vitale? Come ci si mimetizza in un paese così diverso per regole, abitudini, mentalità? Quali le similitudini fra due continenti così distanti? Cosa è stata la prima cosa che ha fatto sorridere? E la prima che ha fatto piangere? L’arte avvicina o allontana? Si diventa un’argentina svizzera o una svizzera argentina? Come penetrare la diffidenza e trasformarla in stupore? Un incontro sulla fragilità umana e sulla necessità della creazione teatrale. RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata. Che cosa rappresenta veramente il teatro? Un confronto di idee tra due teatranti, uno scambio di opinioni e curiosità sul teatro e sulla sua storia in una fredda serata di Gennaio, in un ambiente piccolo e ristretto quale il Teatro Pan di Lugano. Un luogo che presenta molte similitudini con il territorio di Lugano… Quali sono le radici di Cristina Castrillo? Qule l’importanza e l’influenza dell’esilio sia fisico che intellettuale? Registrazione radiofonica dell’incontro tra la fondatrice del Teatro delle Radici di Lugano, e Markus Zohner. Dal deserto della pampa Argentina fino alle rive del lago di Lugano. Un viaggio lungo, stancante, estremamente devastante ma anche costruttivo e formativo. E‘ questo il lungo viaggio di Cristina Castrillo, fondatrice del Libre Teatro Libre di Cordoba, nonché donna precursore del teatro in Sud America. Un viaggio attraverso le difficoltà incontrate per diffondere la voce del teatro e l’importanza che esso ricopre per la diffusione della cultura in tutto il mondo. Istinto, morte e sofferenza sembrano essere le parole chiave di questa intervista. Non tutto però è sofferenza; emergono infatti aspetti piacevoli e divertente dalla storia che ci viene raccontata dalla „Guerriera fragile“ Cristina Castrillo; irriverente, tenace e talvolta incomprensibile come da lei stessa ammesso. Una lunga riflessione sull’importanza del teatro come detto, ma anche una discussione sul territorio, su come questo possa influire sulla diffusione della cultura ma, anche su come possa limitarne lo sviluppo; sia esso il regime in Argentina o la diffidenza di un territorio circoscritto come Lugano. Cristina Castrillo Oltre quattro decenni dedicati professionalmente al teatro; dalla nascita (negli anni ’70 in Argentina) del Libre Teatro Libre, una delle più note compagnie latino-americane fino alla fondazione (nel 1980 in Svizzera) del Teatro delle Radici. La multiforme esperienza di questo percorso come attrice, pedagoga, scrittrice e regista, le ha permesso di collaudare, prima su se stessa e poi con numerosi attori, gli aspetti fondamentali del suo approccio al teatro. Ha creato una trentina di spettacoli e tenuto rappresentazioni e laboratori per attori in 38 paesi che vanno dall’Europa all’America latina, dall’Asia all’Africa, dal Medio oriente all’Australia. Fonda e dirige il Laboratorio Internazionale per la formazione e la ricerca teatrale (1990), appuntamento che annualmente convoca attori di diverse provenienze e culture. Ha pubblicato “Attore-Autore”, “I Sentieri dell’Acqua”, “Trilogia dell’assenza” e “Voci peregrine” contenenti quasi tutti i testi degli spettacoli creati. Nel 2014 ha ricevuto il Premio per il Teatro, assegnato dall’Ufficio Federale della Cultura.
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